L’ASSOCIAZIONE
Qualcuno ha scritto: “Se vuoi essere felice per un giorno, da’ una festa; per due settimane, fa’ un viaggio; per un anno, coltiva un giardino; ma se vuoi essere felice per la vita, trova uno scopo degno”. Per i volontari dell’AVO Monza, il servizio di vicinanza, ascolto e sostegno agli ammalati dell’ospedale San Gerardo e agli anziani di quattro case di riposo è diventato “uno scopo degno”, un motivo per essere felici, o almeno sereni e in pace con sé stessi, nel fluire troppo spesso affannato e disordinato della nostra quotidianità.
Tante altre cose, fortunatamente, ci riempiono la vita: gli affetti familiari, le amicizie, il lavoro, i nostri interessi. Il nostro servizio settimanale rappresenta un tassello del mosaico della nostra vita: siamo volontari perché intendiamo vivere la vita in un certo modo; viviamo la vita in un certo modo – speriamo – perché siamo volontari. Il plurale è d’obbligo: anche se ciascuno di noi accosta individualmente malati e anziani – e lo fa portando la propria personalità, esperienza di vita, e motivazione – il nostro servizio acquista senso e valore in quanto è fatto insieme: l’impatto positivo del mio turno settimanale si fonda in grande misura sul fatto che la mia presenza è preceduta e seguita da quella di altri volontari. L’io non può che diventare noi, il mio impegno diventa quello dell’Associazione. L’Associazione Volontari Ospedalieri di Monza opera dal 1981 in questa prospettiva del “dono del servizio”: dono che si fa, e dono che si riceve; servizio che si prende cura del malato e dell’anziano, e servizio che ci guarisce dai mali dell’egoismo, dell’insensibilità, della superficialità – i mali che rendono l’essere umano meno umano, che rendono il fratello meno fratello.
LA STORIA
“Non tocca a me!”: questa è la risposta che un inserviente dà al Prof. Erminio Longhini, primario medico dell’Ospedale di Sesto S. Giovanni, mentre passa per una corsia del Policlinico milanese, dove si trova per ragioni di servizio. Il medico ha appena sentito un’ammalata che, con voce flebile, invoca insistentemente un po’ d’acqua; ecco perché si rivolge all’inserviente che sta pulendo il pavimento della corsia. Ma la risposta è “Non tocca a me!” Immediata la riflessione del Longhini: “Allora, a chi tocca?”
A Monza l’AVO si forma nel 1981, e da allora ha esteso il proprio servizio in molti reparti dell’Ospedale S. Gerardo e in quattro Case di Riposo. Nel corso degli anni, quasi 3500 persone hanno indossato, almeno per un periodo della loro vita, il camice dell’AVO. Tra quelli attualmente in servizio, alcuni hanno frequentato il primo o uno dei primi corsi di formazione per Volontari AVO. Ci sono tanti modi per raccontare la storia dell’AVO Monza. Si può ricordare il presidente fondatore, il dott. Peppino Nobili, che tanto ha fatto per la comunità monzese, seguito negli anni da Giovanni Iamartino, da Ornella Pivetta, da Maria Luisa Casiraghi e da Rosaria Nobili attuale presidente. Si possono ricordare i corsi annuali di formazione, che hanno preparato gli aspiranti volontari all’approccio con malati e anziani, e i materiali formativi che abbiamo realizzato. Si possono ricordare anche il Convegno FederAVO, che nel 1986 ha portato a Monza quasi mille volontari AVO da tutta l’Italia, e tante iniziative a carattere regionale e locale per far conoscere e promuovere il nostro volontariato: le Camminate AVO nel parco di Monza, i gazebo in centro, gli spettacoli musicali e teatrali organizzati in ospedale o in città. Si può ricordare il nostro contributo a far nascere e crescere le AVO di Lissone, di Brugherio e di Concorezzo. Si possono ricordare il premio “Corona Ferrea” assegnato all’AVO dal Comune di Monza nel 2006, in occasione del 25° anno di servizio, o la targa ricevuta dalla FederAVO per i nostri trent’anni. Ma la vera storia vera dell’AVO è fatta dall’impegno giornaliero, assiduo e silenzioso, di tanti volontari che tengono viva e, speriamo, faranno crescere la nostra Associazione. Tale impegno è in qualche modo suggerito dall’immagine dell’albero che è stato scelto come simbolo dell’AVO Monza. Radicato nel terreno dell’ospedale, ha tratto linfa vitale dalla disponibilità e dalla generosità degli abitanti di Monza e dei paesi vicini. È cresciuto lentamente ma vigorosamente, producendo silenzioso molti frutti: i frutti rossi dell’albero AVO mostrano la presenza sempre più fruttuosa e matura dei volontari nei reparti dell’ospedale e nelle case di riposo.
Dopo la lunga iterruzione per la pandemia Covid, il servizio AVO è ripreso da prima nelle RSA e gradualmente nei reparti dell’Ospedale San Gerardo
NOBILI Rosaria
CASIRAGHI Maria Luisa
MOI
Fausto
COLDANI Nicoletta
PIVETTA
Ornella
TALDO
Elena
FERRANDO Sergio
GALLI
Sergio
BISOGNIN Angelo
COLLEGIO DEI PROBIVIRI
Colombo Stefano, Domina Santo, Zaffino Bruna